Abbiamo incontrato Giuseppe D'Aietti, figlio del notaio Angelo, per fargli qualche domanda. D. Quali saranno le novità rispetto alla prima edizione? R. Diciamo subito che la prima novità, la vera, grande novità di questa riedizione del Libro dell’Isola di Pantelleria, concerne la modalità di pubblicazione. Dopo tanto vagabondare tra editori poco attenti al significato e all’importanza dell’opera per la nostra comunità, il Libro di Angelo D’Aietti è potuto rinascere in tutta la sua compiutezza, senza tagli editoriali, senza compromessi, senza limiti di tempo, né di spesa, con gli unici vincoli della nostra coscienza e volontà. Più in concreto, grazie al manoscritto di nostro padre e all’avvento del computer, abbiamo potuto ovviare tanto ai tagli editoriali, che allo smarrimento, da parte del medesimo editore, di tutte le diapositive. L’opera è stata, altresì, bonificata dalle centinaia, forse migliaia, di errori di stampa che l’affollavano. D. Il Libro dell’Isola di Pantelleria edito Trevi, però, superava già 400 pagine… non crede che un minimo di editing fosse comunque necessaria, quantomeno per una migliore fruizione dell’opera? R. Abbiamo pensato anche a questo, con vari accorgimenti, quali lo spostamento, all’inizio del testo, dell’indice-sommario, e l’intestazione dei capitoli in ciascuna pagina. Anche la veste grafica è stata, all’uopo perfezionata, direi meglio interamente rifatta, con una formattazione più elegante e curata, e un’impostazione più aderente all’originario progetto dell’Autore, flagellato, tra l’altro, da una diabolica serie di sviste, che aveva generato più di un falso capitolo, o, al contrario, alcuni capitoli fiume, frutto della fusione accidentale di capitoli diversi… anche a questo abbiamo posto rimedio. Per lo stesso motivo, e per compiutezza sistematica, abbiamo, infine, reimpostato l’opera in quattro grandi partizioni, precedute da una parte introduttiva e seguite da una sezione fotografica, ricchissima di vecchie e nuove immagini, tratte in gran parte dall’archivio storico dell’Autore, ma anche da innumerevoli altri scatti, gentilmente messi a nostra disposizione dagli amici Klaus Peter Fischer, Fausto Ristori, Grazia Cucci, Gianni Testa, e tanti altri, tra i quali il sottoscritto. D. Visto che anche le illustrazioni sono state ampliate, come ha reimpostato la sezione fotografica, e come sarà rappresentata la nostra isola in questa seconda edizione? R. La sezione fotografica è stata, suddivisa in partizioni omogenee, che ricalcano, grosso modo, quelle del testo, e ogni foto è stata corredata da una succinta didascalia. Si è anche dato molto più risalto a ciascuna immagine e si è tentato di svelare ogni trama ed ogni canto dell’isola. Per il resto, abbiamo ritenuto di assecondare la preferenza dell’Autore per il bianco e nero, obbiettivamente più consona allo spirito dell’opera e, per altro, di grande suggestione. Adesso, però, mi permetta di rimediare ad una mia grossa mancanza: è bene ricordare, che l’odierna ristampa era stata preceduta da altra, fuori commercio, finanziata nel 2004 dal Consorzio Produttori vini D.O.C. di Pantelleria, allora presieduto da Salvatore Murana, sotto la supervisione dell’Avv. Diego Maggio; quella riedizione, per la quale non finiremo mai di ringraziare abbastanza Diego e gli amici del consorzio, aveva già rappresentato un notevole progresso; tempi più lunghi e maggiori risorse hanno reso possibile questo ulteriore balzo in avanti, consegnando al lettore del giorno d’oggi, un’opera in tutto e per tutto compiuta. D. Cosa c’è di nuovo rispetto alla edizione del Consorzio? R. In questa terza edizione abbiamo potuto ultimare la reintegra del manoscritto, da ogni brano sfuggito a quel primo cospicuo setaccio, proseguendo nella cernita degli errori, e perfezionando ancora la grafica e l’impostazione. Anche la copertina è stata reinventata, sia pure mantenendo il soggetto originario e con la medesima presentazione del Dott. Piervittorio Marvasi, mentre la sezione fotografica è stata del tutto rivoluzionata, a partire dalle scansioni, fino alla composizione e agli stessi numeri di codesta monumentale rappresentazione, forte di ben 365 immagini! Insomma, liberi da costrizioni editoriali, in ogni ambito di questa ristampa, abbiamo potuto anteporre l’eccellenza ai costi di produzione, ribaltando la prospettiva delle precedenti edizioni. D. Quindi, se ho ben compreso, intende pubblicare l’opera, diciamo così, in regime di autarchia! R. Ha ben compreso, con ogni rispetto per l’editoria, non siamo disponibili a sacrificare una sola pagina di quest’opera, ch’era il sogno di nostro padre. Per chiunque intenda, legittimamente, giostrare tra costi e ricavi, il Libro dell’Isola di Pantelleria, così com’è, potrebbe non essere un buon affare… “andrebbe snellito”, e non è quello che noi vogliamo, tutto qui. Non creda, tuttavia, che siamo andati allo sbaraglio, ci siamo avvalsi di ottime professionalità, come lo studio fotografico di Riccardo Parisi (Imagine - Trapani), e lo studio di grafica di Renato Vivona (Copynet - Trapani). Grazie a tutti loro e a una buona dose di perseveranza, ogni risultato è stato alla nostra portata. D. Tuttavia un buon editore è pur sempre indispensabile per il successo di un’opera, come pensa di ovviare ai problemi del marketing e della grande distribuzione? R. Non mi sottraggo alla sua giusta osservazione: è evidente che questa libertà d’azione, pagherà un alto prezzo in termini di visibilità e di accesso al mercato. In un primo momento potremo essere presenti solo in un ambito alquanto ristretto: Pantelleria, Trapani e qualche altra cittadina della provincia, ma anche Palermo e Napoli dovrebbero essere alla nostra portata; in un secondo momento, contiamo di poter raggiungere Roma e l’Agro Pontino, e poi Milano, Bergamo e qualche altra città. Anche la vendita su internet potrà essere d’aiuto; per il resto, non escludiamo di avvalerci d’intermediari, e anche di editori, verso i quali, è bene precisare, non opponiamo alcuna riserva di principio, ma solo la precondizione dell’integrità dell’opera. D. Dalla prima edizione ad oggi sono trascorsi ormai trent’anni, tante cose sono cambiate, soprattutto in campo archeologico: non ha mai pensato ad un aggiornamento del Libro di suo padre; ci sono altri progetti per il futuro, nuove edizioni, o questa ristampa resterà un punto d’arrivo? R. I progetti non mancano, ma prima di lavorare o anche solo pensare ad ogni altra ipotesi preferisco attendere l’effettiva pubblicazione del Libro, la consideri una sorta di scaramanzia! In ogni caso, è bene subito chiarire che qualsiasi intervento, non potrà aver luogo che in un ambito separato; penso, quindi, più a un volume ad hoc, che ad un aggiornamento nel corpo della stessa opera. È ancora presto anche solo a parlarne, tuttavia, almeno la sezione fotografica è già ricchissima di novità, molte delle quali proprio attinenti alle pagine della nostra storia riscritte dalle recenti campagne di scavo; così è, ad esempio per le tre teste-ritratto imperiali, qui raffigurate così com’erano all’atto del rinvenimento (cioè prima che gli interventi di restauro ne cancellassero i segni del tempo), e commentate dallo stesso artefice della loro scoperta, il Prof. Thomas Schäfer, D. Come mai non ha pensato di arricchire l’opera, anche con qualche bella foto a colori? R. In realtà ci avevo pensato, ed avevo anche iniziato a lavorarci, ma ha prevalso l’idea che non fosse questa la veste più adeguata a rappresentare l’Isola di Angelo D’Aietti, e comunque ho ritenuto fosse giusto rispettare la Sua preferenza per il bianco e nero. Come già ho anticipato, tuttavia, vorrei provare a cimentarmi in un nuovo progetto volto a proseguire l’opera di nostro padre, e probabilmente, sarà quello il momento giusto per il colore. Non sottovaluti, tuttavia, la seduzione e la forza evocativa del bianco e nero, attenda la pubblicazione e ne riparleremo. D. A proposito, quando sarà messo in vendita e dove lo potremo trovare? R. Sono felice di poterle rispondere: presto, molto presto! D. Si ma quanto presto! R. Spero addirittura entro Pasqua… comunque entro i primi di aprile. Il Libro dell’Isola di Pantelleria sarà facilmente disponibile, ho sempre avuto una grande richiesta e sarò felice di accontentare un po’ tutti; sinceramente non vedo un solo motivo per limitare la vendita alle due sole librerie in atto esistenti a Pantelleria, come taluno mi ha voluto suggerire. Vorrei, inoltre, che il Libro fosse a portata di mano in ogni contrada, anche nella mia Sibà, nella “Contrada del Mattino”: ne parlerò al mio amico Salvatore, magari tra un bicchere e l’altro… venga su anche lei, anzi, vieni anche tu, Andrea, potremmo proseguire lassù la nostra intervista…
Un’altra volta, Peppe, magari dopo la pubblicazione, ma grazie per la disponibilità, e in bocca al lupo per il tuo progetto.
Viva il lupo!
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