E' grande il successo che sta ottenendo la nuova edizione del libro del notaio Angelo D'Aietti. Il nostro collaboratore Andrea Brignone ha intervistato il figlio del notaio ed editore del libro Giuseppe D'Aietti.
D - …e così, caro D’Aietti, ci ritroviamo a tre mesi dalla nuova pubblicazione de “Il libro dell’isola di Pantelleria” e possiamo riallacciare il filo delle nostre conversazioni. E’ già possibile abbozzare un primo bilancio? R - Senz’altro si, nonostante il breve lasso di tempo trascorso, che mi ha già regalato molte soddisfazioni, ancor prima che sotto il profilo delle vendite, per l’interesse e l’apprezzamento suscitato dalla riedizione dell’opera presso la comunità isolana e quella – non meno numerosa – degli appassionati d’oltremare. Comunque, anche l’aspetto commerciale non delude: già a fine luglio, avevamo superato un terzo di questa prima tiratura, viaggiando verso le 400 copie vendute, il che, in bassa stagione, è un risultato davvero lusinghiero! Speriamo che il resto dell’estate ci riservi ulteriori conferme… magari ne riparleremo a settembre! D - Ma cerchiamo di essere più concreti: come sta organizzando la promozione e la distribuzione dell’opera? Crede ancora di poter gestire il tutto in regime di autarchia? R - Non le nascondo che i problemi sono tanti: mentre all’interno del nostro territorio la conoscenza dell’opera e la lunga attesa per il suo ritorno mi hanno creato solo l’imbarazzo della scelta tra tanti possibili luoghi di vendita, il mio desiderio di uscire fuori dai confini di Pantelleria si sta scontrando inevitabilmente con i poteri forti della distribuzione, così come a suo tempo, per altri versi, accadde a nostro padre, sempre intralciato dagli editori nella legittima aspettativa di veder pubblicata l’opera nella sua veste integrale. Difatti, se da un canto ho potuto aggirare quest’ultimo problema trasformandomi in editore, dall’altro la preconcetta diffidenza verso i prodotti estranei agli ordinari canali di distribuzione complica l’approccio col mercato nazionale. Tuttavia, l’apprezzamento ravvicinato dell’opera e della sua veste grafica hanno già spianato la strada nelle tre città finora r aggiunte al di fuori della provincia di Trapani, e cioè Palermo, Napoli e Roma, e non intendo fermarmi qui; ma la bella stagione m’inchioda ormai nella mia terra, e anche di questo sarà bene riparlarne… “quannu rrifrisca!”. Nel frattempo, comunque, ho anche fatto capolino nel mercato virtuale di internet, che consente ad ognuno di noi di interfacciarsi con il mondo e di arrivare dappertutto; al momento, ho un grosso debito di riconoscenza verso il direttore di questo giornale, il Dott. Salvatore Gabriele, che non finirò mai di ringraziare per lo spazio e l’attenzione dedicatami… grazie alla visibilità da lui concessami, infatti, più d’un libro è stato acquistato in varie parti d’Italia, da Palermo a Roma, a Torino, e ancora Milano, Como, Ponte di Legno. Un’ulteriore spinta è arrivata dall’amico Alain Vella, grazie al link da lui concessomi sul suo bel sito “Pantelerial ink”, e dall’articolo pubblicato sulle testate del litorale pontino del Dott. Capriotti, la cui attenzione verso l’isola ed il suo libro mi ha molto lusingato. Infine, “il Libro dell’Isola di Pantelleria” ha già un suo sito, ancora in fase di allestimento, ma già parzialmente visitabile… quando tutto sarà al suo posto, ne sarà data adeguata informazione. D - Quindi, dov’è possibile acquistarlo? R - Come stavo accennando, al momento coesistono due canali di acquisto: da un lato, quello “tradizionale” della libreria, o degli altri punti vendita (essenzialmente a Pantelleria, ma anche a Trapani e negli altri luoghi più volte indicati nel dettaglio da questo stesso giornale); dall’altro, quello della spedizione postale, su contatti personali, telefonici (3284165598) o anche via mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), attualmente meno consistente ma decisamente interessante, anche in prospettiva della prossima stagione invernale, quando ricevere il Libro a casa potrà riaccendere il ricordo dell’isola o far nascere il desiderio di visitarla. D - Quali sono state le maggiori soddisfazioni? R - Confesso di essere molto intrigato proprio da questa seconda forma di vendita, che – nella piccola esperienza finora esplorata - ha spesso travalicato i confini di un mero contatto commerciale, per divenire occasione di scambio di impressioni e pensieri, oltre che, più di una volta, fonte di amicizie e di contatti umani interessanti e gratificanti. Molto gratificante è stato anche sapere che il Libro è spesso acquistato come oggetto di culto, da regalare agli amici più cari, ma niente mi ha reso più felice dell’acquisto, non infrequente, del libro da parte dei possessori della prima edizione e, talvolta, anche dell’edizione pubblicata dal Consorzio Volontario per la Tutela e della Valorizzazione dei Vini D.O.C. dell’Isola di Pantelleria… mi ha dato la certezza di avere operato per il meglio e di aver restituito agli estimatori di Pantelleria, e della memoria di nostro padre, quel Libro che tante contrariet à e tanto, troppo tempo avevano loro negato. D - Progetti e previsioni per l’estate? R - Le idee non mancano: intanto, ovviamente, desidero completare al più presto il mio approdo su internet, per il quale sarò sempre grato all’amica Grazia Cucci e a Piera Parisi, artefici, rispettivamente, della grafica e della realizzazione ed ottimizzazione del sito. Quindi, sono molto onorato di poter annunciare la presentazione ufficiale di questa riedizione del libro di Angelo D’Aietti, al Castello, il 16 agosto, con un relatore d’eccezione, il Prof. Sebastiano Tusa, alla cui presenza ho tenuto particolarmente, non soltanto, com’è ovvio, per il suo prestigio ma anche per l’antico legame tra le nostre famiglie, forte adesso di una seconda generazione… sono davvero molto grato a lui e al nostro Sindaco, Salvatore Gabriele, per questa magnifica opportunità. Infine, grazie all’interessamento di Sonia Barbadoro, sarà presto portato in scena “Il terzo atto rispettoso di Don Vincenzo Corsini&r dquo;, la novella di nostro padre (già prevista dall’autore nell’originaria stesura del Libro, ma poi vittima dei tagli editoriali della prima edizione, e solo adesso reintrodotta, ovviamente insieme ad ogni altra pagina negata) ispirata alla pittoresca storia d’amore tra Don Vincenzo e Anna Bonomo, realmente sbocciata più di cent’anni or sono tra un balcone e l’altro di via della Concezione… un dramma a lieto fine che merita di essere raccontato tutto in prima persona!
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